Una nazione a due velocità anche sulle due ruote non motorizzate.
Se alcuni centri medio piccoli riescono ad affermare la propria virtuosità in tema di ciclabilità, il resto d’Italia ancora arranca e non riesce nel complesso ad incrementare il numero di utenti che si muove pedalando.
In particolare, il top italiano è rappresentato da Pesaro e Bolzano, dove un cittadino su tre utilizza giornalmente la bicicletta per i propri spostamenti.
“Il comune altoatesino ha collegato tra loro, formando una sorta di grande anello ciclabile, tutte le zone scolastiche, sportive e ricreative cittadine. La città di Pesaro ha realizzato la Bicipolitana, una metropolitana di superficie che alla fine del 2016 conta ben 85 chilometri di percorsi ciclabili e la rete, visto il successo, continua a estendersi. ”
Occorre specificare che questi comuni non hanno soltanto investito sulle infrastrutture, ma hanno parallelamente attivato politiche di pedonalizzazioni e riduzione degli spazi destinati alle auto.
Tornando in Italia, Cremona, Rimini, Pisa, Padova, Novara, Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Treviso e Ferrara seguono alle prime della classe, con una media del 15% di utilizzo delle biciclette.
E le grandi città?
Milano si attesta al 6%, mentre Roma rimane ancora molto indietro, con cinque utenti su mille in sella per le strade della capitale.
A livello nazionale un dato salta all’occhio: nel 2008 soltanto il 3,6% degli abitanti utilizzava le due ruote. 7 anni dopo la percentuale rimane immutata.
I dati riportati sono tratti da A Bi Ci – 1° Rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città – realizzato da Legambiente in collaborazione con VeloLove e GRAB+ .